IL WI-FI PER LA COMUNICAZIONE INFORMATICA E LE TECNOLOGIE ALTERNATIVE CON L'ALTO FLUSSO          

                                   

I segreti della tecnologia del Wi-FI

COME MONTARE UNA RETE WI-FI?

Montare una rete Wi-Fi è della stessa qualità installare una rete classica cablata. L'assenza di figlio permette di délacer PC, portatili e PDA al suo modo. Ma la fattura si rivela più importante, soprattutto se le limitazioni inerenti al senza-filo costringono a rafforzare la rete. Fino ad oggi, per collegare molti PC all'Internet, occorreva fornirli di carte specifiche e le collega fisicamente tramite cavi. Doppio inconveniente, i cavi non è realmente estetico dan un interno, inoltre, una volta posti rendono difficile lo spostamento delle macchine. Con la norma senza filo Wi-Fi (IEEE 802.11b), finito tutti quest'inconvenienti, posto alle onde radiofoniche. Gli elaboratori possono passare da una parte all'altra, senza se necessario interrompersi una teletrasmissione o una conversazione iniziata tramite una messaggeria istantanea. I vantaggi sono importanti, ma i cavi non hanno ancora detto la loro ultima parola.   

Le prime ragioni della persistenza delle reti filaires sono finanziarie. Più recenti e meno standardizzati, le reti Wi-Fi sono più costose, la relazione era ancora in questi ultimi anni da 1 ad 8!

 

QUALE MATERIALE SCEGLIERE?

    

La messa in atto di una rete Wi-Fi al suo domicilio non è troppo complessa. Il più duro è di scegliere il materiale adeguato ad un'esigenza, e ad un bilancio.

* Prima alternativa, disporte di due elaboratori. Basta allora fornire ogni macchina di un adattamento Wi-Fi per stabilire il collegamento. Se una di due è collegata all'Internet dal cavo, la ADSL o il satellite che riceve l'alto flusso, e se essa è collegato ad una stampante, potrete senza difficoltà farne beneficiare l'altro posto.

* Seconda alternativa: al di là di due PC da collegare, vi occorrerà inoltre un adattamento per ogni posto, fare l'acquisizione di un terminale d'accesso o “di un Routeur Wi-Fi, per spedizioniere i dati tra tutto questo piccolo mondo. La prima tappa consisterà nel configurare il terminale d'accesso seguente le modalità che variano da un materiale all'altro.

Che abbiate due, tre o cento macchine, è essenziale attivare il cifraggio dei dati, altrimenti, un pirata che puo nascondere un altro squatter potrebbe installarsi sul vostro accesso Internet.

Per quanto riguarda la scelta del materiale, l'offerta è sempre più ricca. Decide inizialmente di di definire le sue necessità. Per condividere un collegamento Internet, la norma 802.11b con suoi 11 o suoi 22 Mbits appare ampiamente sufficiente. In compenso, se si tratta di montare una vera rete locale, per scambi di dati intensivi, certamente varrà investire meglio sulla sua discesa scegliendo la norma 802.11g che garantisce flussi cinque volte superiori. Resta compatibile ed il vostro non impedirà ad esempio étrenner la vostra carta Wi-Fi sul punto d'accesso pubblico di un hotel o di uno Cyber-café fornito en Wi-Fi prima generazione.

 

TECNICAMENTE IL WI-FI E CHE?

 

Wi-Fi è la contrazione di Wireless Fidelity ... Più praticamente è il nome della norma IEEE 802.11 e le sue declinazioni multiple da cominciare con la più conosciuta la 802.11b. Questo protocollo di comunicazione autorizza un flusso di 11 Mbits per secondo, in un raggio da 50 a 100 metri.

In pratica, le prestazioni sono molto variabili secondo i materiali in presenza e l'aspetto del luogo ma di solito, è raro che il flusso reale eccede i 4 a 5 Mbits per secondo. Con un artificio tecnico, di numeroso fabbricando propongono ormai unità periferiche al flusso che vanno fino a 22 Mbits/s. ma di altre norme simili cosi come la 801.11g rifiuta questo limite con un flusso teorico di 54 Mbits/s.

      

 

Il FUTURO del WI-FI: La NORMA 802.11g

Il termine Wi-Fi non è una parola generica ma un rilascio di attestati tecnico, attribuito prodotto da prodotto dalla Wi-Fi Alliance. Oggi, riguarda due tecnologie senza filo: la 802.11a, di un flusso massimo di 54 Mbits/s, ed il 802.11b, di un flusso massimo di 11 Mbits/s.

Uno e l'altro agiscono su due frequenze diverse: 2,4 gHz per il 802.11b e 5 gHz per il 802.11a. La norma 802.11g riunisce il migliore dei loro mondi utilizzando la frequenza del 802.11b, la norma più diffusa di due tecnologie attuali con un flusso di 54 Mbits/s del 802.11a.

I prodotti che rispondono a questa nuova norma potranno dunque funzionare su ha la maggior parte delle reti Wi-Fi, ad una velocità ben superiore. La standardizzazione è per strada per garantire che un PC Card ed un punto d'accesso funzionano insieme. La Wi-Fi Alliance sta organizzando un programma " Wi-Fi Certified 802.11g". I principali produttori lavorano già a programmi d'aggiornamento dei materiali esistenti.

 

LE PRINCIPALI ATTREZZATURE WI-FI

* I ROUTEURS

Alcuni modelli di routeurs fanno non soltanto ufficio di terminale senza-filo, ma anche di modem ADSL o cablano, di Firewal e di Hub Ethernet per il collegamento fisico dei posti PC più vicini. Altri ancora comportano un porto stampante. Quando i non ne è dotato, il Routeur si collega direttamente al modem dell'alto flusso.

* GLI ADATTAMENTI USB

Gli adattamenti USB si collegano all'elaboratore. Ma attenzione, gli adattamenti USB, contrariamente alla soluzione del Routeur Ethernet, sono collegati ad un elaboratore collegato all'Internet, che deve imperativamente rimasto acceso perché il secondo posto ed i seguenti beneficino del collegamento (messa in reti).

         

* GLI ADATTAMENTI AL FORMATO PC CARD

Tutto buono elaboratore portatile dispone di una posizione PC Card. Si presenta sotto forma di carta PCMCIA, l'antenna piatta è integrata, o si spiega per una migliore ricezione. Generalmente, per gli elaboratori d'ufficio (giri, stazioni, server…) è preferibile installare “un'emittente ricevitore„ al formato USB, più semplice da installare e meno costoso di quanto una carta PCI che ne fa è un PC Card montata su carte PCI! Per gli elaboratori portatili, optate per PC Card, sono anche costose ma meno ingombranti dei loro omologhi USB. Da allora ultimamente, si può dire che praticamente tutti fabbricandoli di elaboratori portatili hanno incluso “Wi-Fi b/g Wireless Protocols compliant„ nelle loro macchine.  

 

A QUALE DISTANZA COLLEGARSI CON IL WI-FI?

La distanza massima tra un terminale d'accesso Wi-Fi (non fornita di un'antenna amplificata) ed un posto cliente, fornito di una carta rete senza filo, dipende da vari criteri di cui:

l'aspetto del luogo e la norma Wi-Fi utilizzata. Per un impianto in interno (uffici, abitazione), il 802.11b decide bene poiché offre un flusso massimi di 11 Mbits/s. 

Le frequenze radiofoniche utilizzate attraversano più facilmente le pareti ed ostacoli che quella del 802.11a (a 55 Mbits/s). In esterno, nel vostro giardino, ad esempio, potrete lavorare confortevolmente fino ad una distanza di 30mètres del terminale senza fil802.11b, se è installata nella casa, o fino a 60 metri e più con un terminale 802.11a installato in uno spazio esterno individuato e con un'antenna adeguata. Se essete in un ambiente particolarmente parassitato da veicoli, macchine o altre, queste distanze sono da ridurre di circa un terzo. 

Osservazione: L'alleanza Wi-Fi annuncia la messa a disposizione di dati che raccolgono circa 80 Hot-Spots certificati Wi-Fi Alliance. 

 

 

La zona Finder, gratuito, identifica gli HOT-SPOT in funzione della loro localizzazione e della loro natura: aeroporti, hotel, ristoranti,… il risultato che può essere teletrasmesso in un archivio Excel.

 

GLI IMPIANTI DELICATI

Gli spiriti in brutta copia dovranno astenersi dal metodo e fare appello ad un installatore autorizzato approvato Wi-Fi.

Dunque, per giocare in rete o scambiare archivi, occorre optare per il modo “ad hoc„ e fornire ogni elaboratore di una carta Wi-Fi. Per condividere un collegamento Internet, senza PC ospite obbligatoriamente sotto tensione, è il modo detto “infrastruttura„ che occorre scegliere. Oltre al numero di carta Wi-Fi uguale al numero di PC, questa “topologia„ (è il termine dedicato!) di rete richiede un modem per comprimere e décompresser i dati scambiati, un Routeur per inviare le buone informazioni verso i buoni PC ed un punto d'accesso per collegare i PC allo Intenet, quest'ultimi due prodotti facendo in realtà un solo oggi. Non dimenticare di consultare gli aiuti di Windows, somma tutte abbastanza di facile utilizzazione per l'utente.

 

ALCUNI PROBLEMI TECNICI DA RISOLVERE

Presunta raggiungere i 30 metri di portata in interno, si situa spesso bene in quelli. La causa: la propagazione delle onde non fa bene famiglia con il calcestruzzo, le travi metalliche, ecc. i flussi delle reti senza-filo si mostrano anche molto più modesti di quelli dei loro omologhi filaires: 

1,3 Mo/s in Wi-Fi contro 12,5 Mo/s per una rete Ethernet basa 100. Pertanto, questa differenza resta molto teorica. I 1,3 o per secondo offerto da Wi-Fi rappresenta infatti l'equivalente di 20 accessi ADSL. Tutto è dunque quasi trasparente. In compenso, i trasferimenti di grandi archivi di PC a PC penalizzeranno i seguaci di senza-filo. Una videocassetta di 700 Mo metterà circa 10 minuti a passare da una macchina a un'altra con WI-Fi, contro soltanto 1 minuto in Ethernet. La stessa pellicola ma al formato MPeg2 quello, suoi 8 Go sarà trasferito in Wi-Fi in un po'meno di 2 ore contro 10 minuti in Ethernet!

 

COME COLLEGARSI AD INTERNET… IN QUALSIASI LIBERTÀ?

Collegarsi ad Internet senza filo e senza presa di telefono è già possibile. I promotori del WiFi si propongono di sviluppare la rete ad una costruzione, una zona, una città, un paese perché non… L'obiettivo è semplice, permettere agli internautes di collegarsi dove che siano, al terrazzo di un caffè, in un autobus, un aeroporto, in breve ovunque muovendosi! (si chiama ciò “la mobilità„). Benché siamo ancora in una fase sperimentale, ma che si è appena sviluppato molto rapidamente in questi ultimi anni, poiché molte reti si sono realizzate nelle grandi città del mondo, che permettono così agli abitanti di costruzioni e di costruzioni di condividere i loro collegamenti.

Il vantaggio del Wi-Fi, non è semplicemente “la mobilità„, è anche fare economie. Una volta che si è acquisito il materiale necessario, basta regolare uno solo collegamento Internet (potete dunque dividere il prezzo con il numero di persone che si collegano al vostro punto d'accesso ma attenzione ai problemi di banda occupata).

Attrezzo di facilità di utilizzo, potete inoltre dividere con i vostri vicini internautes degli archivi e scambiare via il tessuto NETTO dei buoni piani per gatti, riunioni, uscite, ecc.…

Infine, occorre sapere che il flusso di questo tipo di collegamento “locale„ è molto più rapido degli altri, tra 1 a 20 volte tanto della ADSL, benché mantenendo con il cavo in fibra ottica in alcune città si raggiungano velocità di più di 100 Go!

 

PASSO PER PASSO PER CONDIVIDERE COLLEGAMENTI INTERNET

Se disporte già di una sottoscrizione ADSL o cavo (Noos, Numericable…) scegliete un Routeur ed un punto d'accesso, o un Routeur/affatto d'accesso compatibile con il vostro modem. Se non avete ancora nulla di ciò, sapete soltanto egli esiste modem che integrano le funzioni di Routeur e di punto d'accesso. In seguito, collegate il Routeur al vostro modem. Lavorate fuori tensione, collegate il modem al porto WAN o USB del routeur, situato sulla faccia posteriore. Mettete il routeur sotto tensione, quindi il modem. Installate il primo émetteur-récepteur Wi-Fi sul primo PC. Accendete uno dei PC alla scelta. Collegate a questo PC uno dei émetteurs-récepteurs USB, installate il suo pilota e la sua utilità di configurazione forniti sul CD-ROM di che fabbrica. Configurate il primo émetteur-récepteur Wi-Fi. Lanciate l'utilità di configurazione del émetteur-récepteur. Entrate “Any„ come nome di rete (o SSID). Ciò vi permetterà di comunicare con qualsiasi routeur, il tempo di configurare quest'ultimo. Scegliete il modo “infrastruttura„. Non ci sono canali di comunicazione a scegliere. Verificate l'attivazione dell'indirizzo IP dinamico sul primo PC. Andate nel pannello di configurazione di Windows ed aprite i collegamenti rete. Scegliete il collegamento senza filo così crea. Accedete alle proprietà d'Internet protocollo (TCP/IP) e verificate se la scatola “ottenere un indirizzo IP automaticamente„ è intaccato. Configurate il Routeur, installate e configurate gli altri émetteurs-récepteurs Wi-Fi. Accendete tutti gli altri PC, collegate i émetteurs-récepteurs, installate il loro pilota, la vostra rete WI-FI è ora attiva tanto per collegarli all'INTERNET da ogni elaboratore PC che per scambiare archivi di PC a PC.

Per ciò che è attrezzature, parte i produttori, di numerosi e vari materiali sono uscite sul mercato dell'informatica, tutto forniti già di un collegamento WI-FI.

 

I COMPONENTI DI UNA RETE ALTO FLUSSO  

Per il sindaco di un comune da fornire, la sfida sarà di portare nei focolari dei suoi concittadini un collegamento alto flusso equivalente a quella disponibile nei comuni “ADSLisées„, poiché nei limiti di distanza imposti da questa tecnologia.

Per ciò, sarà dunque necessario installare una o più zone di copertura locale, che attua varie tecnologie se necessario e collegare questa rete comunale alle reti nazionali presenti sul territorio, via i punti di presenza degli operatori nazionali.

Le zone coperte localmente dovranno, in qualsiasi logica, eccetto geografia ed economia particolari, corrispondere alle zone a più forte densità di popolazione e le zone d'attività rurale, turistico, agricolo, vinicola, olivicole, industriale, ecc.… 

 

                                          

L'ARCHITETTURA DI UNA RETE

Per fare arrivare l'alto flusso nell'utente finale, la rete comporta due tipi di infrastrutture che devono essere realizzati:

- la rete d'accesso, che collega l'utente finale al punto di concentrazione locale (scala: di alcune centinaia di metri ad alcuni chilometri),

- la rete di raccolta, che collega il punto di concentrazione locale al punto di presenza di un operatore alto flusso (scala: alcune decine di chilometri).

LA RETE D'ACCESSO 

Secondo le tecnologie scelte che esamineremo più lontano, questa rete d'accesso può essere composta:

- di figlio di rame “correnti deboli„ (cavi di télécoms),

- cablaggi di rame “correnti forti„ (distribuzione elettrica in tensione bassa),

- di fibre otiques,

- di collegamenti radiofonici (con varie tecnologie), tra l'antenna d'emissione locale, situata su un punto su (campanile, serbatoio d'acqua, pilone, vertice di montagna…) e le antenne di ricezione degli utenti (di forma e di dimensione diverse secondo le tecnologie utilizzati e la lunghezza del collegamento.

LA RETE DI RACCOLTA 

La rete di raccolta: è lui che collega il punto di concentrazione locale (nel comune da fornire) tutt'al più vicino affatto a collegamento alto flusso esistente in un comune vicino (generalmente il distributore dei Télécoms del paese).

- di filo di rame “correnti deboli„ (cavi télécoms) con varie offerte secondo i paesi (ADSL, TRANSFIX…)

- di fibre ottiche, nascoste in grondaie o in maniche, o in aereo, su posti,

- di fasci hertziani. La scelta tra varie tecnologie permette di soddisfare l'equazione flusso distanzia /prix. La necessità di avere una vista diretta tra le antenne di un collegamento hertziano può condurre a moltiplicare i segmenti di collegamenti nelle zone a rilievo particolare, e dunque moltiplicare i costi,

- di una trasmissione satellitare, che permette con un salto tra il punto di collegamento alto flusso scelto e la zona da irrigare di trasportare il traffico.

LE SOLUZIONI TECNICHE DISPONIBILI 

Essendo le zone bianche per definizione al di là del perimetro definitivo di copertura del DSL, la loro copertura richiede di utilizzare tecnologie alternative, generalmente delle tecnologie senza filo, meno costose, almeno per l'accesso.

In queste zone, le due problematiche, quella dell'accesso e quella della raccolta sono da risolvere.

Come lo abbiamo appena trovato, l'accesso designa la distribuzione del segnale alto flusso su alcune centinaia di metri tra ogni utente ed il nodo di collegamento più vicino alla rete alto flusso. La raccolta designa l'inoltro del segnale tra questo nodo e la rete Internet mondiale. 

RETE DI RACCOLTA

Nelle zone isolate, è necessario collegarsi alla zona più vicino irrigata da reti su flusso, in generale, la regione, la prefettura, lo sotto prefettura o un comune vicino.

Per effettuare questo collegamento, lo spiegamento di fibra è, a causa dei suoi flussi illimitati, la soluzione più perenne ma anche più costosa, quando è necessario realizzare dell'ingegneria civile. Il ricorso a collegamenti affittati può sostituirsi, in modo temporaneo ad uno spiegamento in proprio della Comunità, ma, tenuto conto dei costi elevati d'affitto di questi collegamenti, lo stanziamento di un investimento perenne diventa rapidamente preferibile al mantenimento di tali costi ricorrenti.

La messa in atto di un collegamento satellite è anche una soluzione adeguata in ambiente rurale. In termini d'impianto, questa soluzione è poco costosa ma presenta molti inconvenienti, alcune tecniche, di altri economici. Infatti, i flussi sono spesso poco elevati ed il termine di trasmissione incompatibile con alcuni impieghi come la voce su IP (telefonia Internet). Infine, i costi ricorrenti d'affitto del collegamento sono importanti. Il satellite tuttavia è usato in associazione con soluzioni d'accesso che utilizzano le tecnologie Wi-Max, Wi-Fi o CPL.

1. LA FIBRA OTTICA

Le fibre ottiche sono conducenti che permettono alle informazioni di muoversi a 300000 km/s, la velocità della luce. Sono oggi nel cuore di quasi tutte le telecomunicazioni. 

A base di vetro, di silice o di plastica, con, generalmente, un diametro di 125 micron per le fibre di vetro e di 1 millimetro per le fibre in plastica, queste fibre è utilizzato per trasportare impulsi luminosi che corrispondono a segnali elettrici.

L'utilizzo di una fibra ottica, per il trasporto di un segnale, impone dunque una doppia trasformazione:

- alla partenza, il segnale elettrico è convertito in segnale luminoso, per mezzo di emittenti che utilizzano diodi elettoluminescenti (LED) o laser, 

- all'arrivo, il segnale luminoso è convertito in segnale elettrico, con ricevitori adeguati al tipo di segnale emesso.

Sono quest'attrezzature elettroniche, messe alle estremità della fibra, che gestiscono il trasporto dell'informazione sui collegamenti, e che determinano le caratteristiche di flusso della rete. La fibra ottica permette flussi importanti, almeno 1 Gigabps cioè 1000 Mégabits/seconda. Il ribasso significativo dei costi verificato in questi ultimi anni permette ora di proporre la fibra ottica come alternativa al rame nella maggior parte delle reti.

Ma la fibra ottica stessa è poco costosa, la sua attuazione può generare indirettamente investimenti molto importanti. Infatti, i lavori d'ingegneria civile (fosse, maniche, scatole…) rappresenteranno fino all'all'80% del costo totale di un collegamento fibra. Le cifre di solito annunciate vanno da 150000 euro il chilometro di fibra posta in un ambiente urbano e scendono circa a 50000 euro il chilometro in un terreno mobile o boscoso.

Per limitare i costi d'ingegneria civile, occorre potere, dopo censimento e verifica, riutilizzare infrastrutture sotterranee esistenti, disponibili, ed in buono stato (maniche, grondaie,…) sul percorso auspicato. Un'altra soluzione per diminuire i costi di spiegamento sarà di mobilitare infrastrutture mutualisables, aeree o sotterranee (piloni e posti elettrici, posti telefonici, influenze di autostrade, di strade ferrate, di vie navigabili…)   

Se le qualità intrinseche della fibra ottica (flussi, perennità, carattere evolutiva) ne fanno il migliore appoggio delle reti di comunicazione, il costo ed i termini d'attuazione (principalmente l'ingegneria civile) fanno che quest'appoggio è ancora poco utilizzato in più di un paese per il collegamento all'utente finale e resta ancora oggi principalmente un appoggio per le grandi reti federative. 

                  

 

2.LE SATELLITE

In complemento alle soluzioni filaires o hertziani terrestri, il satellite autorizza anche collegamenti ad alto flusso. Permette in particolare, dalla sua posizione molto in alta altitudine (circa a 36.000 Km della terra), di fornire informazioni in alto flusso in ogni punto del territorio che spruzza, anche nelle zone più isolate.

   

Un vantaggio essenziale per il collegamento satellite è di richiedere soltanto un'infrastruttura leggera al suolo (una semplice antenna parabolica di ricezione del tipo di quella già utilizzata per la ricezione di programmi di televisione via satellite). I flussi commercializzati vanno da alcune centinaia di kilobits fino a 2 mégabits per secondo ed anche più, differenziati secondo la direzione del segnale: la via discendente riguarda le informazioni che scendono verso gli utenti e la via ascendente riguarda le informazioni inviate dagli utenti. Per le imprese che producono molte informazioni, via ascendente e via discendente dovranno essere dimensionati simmetricamente. Per il traffico residenziale ed impresa più classica, la via discendente trasporta molto più informazioni della via ascendente.

Il satellite è spesso utilizzato in reti di raccolta che forniscono l'informazione verso reti d'accesso come Wi-Fi o la CPL (correnti portarici in linea):

- Satellite + Wi-Fi: 

un'antenna satellite è installata su un punto su del vostro comune ed il segnale Internet è ridistribuito da una rete locale Wi-Fi.

- Satellite + CPL:

l'antenna satellite è disposta vicino al trasformatore tensione bassa del comune. Il segnale Internet è ridistribuito dalla rete elettrica verso le abitazioni.

3. I COLLEGAMENTI AFFITTATI DIGITALI

Spesso chiamato collegamento Transfix quando è commercializzata dai Télécoms, questo tipo di soluzione fornisce un collegamento filaire permanente tra due località di territorio determinato (nel nostro approccio tra il punto di collegamento alto flusso più vicino al comune ed il punto d'entrata della rete d'accesso). Questo tipo di collegamento può trasportare flussi che vanno di 64 kbps fino a 2 Mégabps. Si tratta di un servizio di collegamento di una buon'affidabilità, ma il cui costo può rapidamente essere dissuasivo.

4. I COLLEGAMENTI XDSL

La tecnologia SDSL può essere utilizzata per continuare la rete di raccolta. La presentazione rapida delle varie soluzioni XDSL permette di piazzare quest'offerta.

Dietro l'acronimo DSL (Digital Subcriber Line - linea digitale d'abbonato) si trova una famiglia di soluzioni che permettono di utilizzare la paio di rame come supporto di trasmissione ad alto flusso.

Una caratteristica essenziale delle tecnologie DSL tiene all'importanza primordiale della qualità della linea e della lunghezza reale della linea rama tra il distributore (spesso “lo scambio telefonico„) degli Télécoms del paese e l'utente. Così, più quest'ultimo è distante, più il flusso di trasmissione cadrà…

- ADSL - Asymetric digital Subscriber line: la soluzione assente delle zone bianche! 

È la soluzione di collegamento per i focolari e molto TPE/PME. Il flusso di trasmissione delle informazioni ascendenti (della rete verso l'utente) non è gli stessi, non sono simmetrici, essendo il flusso ascendente in grandissima parte inferiore al flusso discendente.

Approccio della relazione flusso distanzia in kbps:

Flusso discendente flusso ascendente diametro dei figli distanza in km

          2048                        160                     0,4                        3,6

          2048                        160                     0,5                        4,9

          4096                        384                     0,4                        3,3

          4096                        384                     0,5                        4,3

          6144                        640                     0,4                        3,0  

          6144                        640                     0,5                        4,0

          8192                        800                     0,4                        2,4

          8192                        800                     0,5                        3,3 

- SDSL

Symetric Digital Subscriber Line: il flusso di trasmissione è identico tra informazioni ascendenti ed informazioni discendenti. Gli scambi si effettuano sempre su una paio di rame della rete telefonica - che è del resto possibile raddoppiare per moltiplicare la prestazione per due (4 Mégabps).

Approccio della relazione flusso/distanza/in kbps:

Flusso discendente                         flusso ascendente                distanza in km

           128                                                 128                                         7,0

           256                                                 256                                         6,5

           384                                                 384                                         4,5

           768                                                 768                                         4,0

          1024                                              1024                                         3,5

          2048                                               2048                                        3,0

 

Per costituire la rete di raccolta, la SDSL è un'alternativa interessante alle linee affittate digitali. Tuttavia, a differenza di quest'ultimi, SDSL rimane ancora limitata in termini di flusso. Senza contare una qualità di servizi ancora difficile da controllare, in particolare troppo su una lunga distanza. Al di là di 2 a 3 km, è consigliato di optare per un collegamento affittato.

Per essere esauriente, si possono citare anche 2 altri membri della famiglia DSL, che non riguarda purtroppo le zone rurali, la distanza del distributore dei Télécoms dovendo essere molto breve:

HDSL

High datò manca Digital Subscriber Line: è la prima tecnica DSL, sorta nel 1990, che permetteva, su 3 paia, di raggiungere un flusso simmetrico di 2 Mbps.

VDSL

Very hight datò Digital Subscriber Line: è più rapido delle tecnologie DSL. È capace di sopportare, su una semplice paio di rame, flussi che vanno da 13 a 55,2 Mbps in flusso discendente e da 1,5 a 6 Mbps in flusso ascendente, o un flusso simmetrico di 34 Mbps. La VDSL resta limitata a collegamenti la cui lunghezza resta inferiore a 1.500 metri.

5. I FASCI HERTZIANI

Il fascio hertziano consiste in una trasmissione radiofonica molto di alta frequenza, tra due punti. Grazie ad un'antenna direzionale montata su ciascuno dei due punti alti (piloni, serbatoi d'acqua, terrazzi,…), questa tecnologia permette di creare un collegamento molto in alto flusso e costruire così una vera rete di raccolta. I flussi raggiunti vanno attualmente da 34 Mbps fino a 155 Mbps, che evolvono presto fino a 622 Mbps.

Se questi flussi restano ben inferiori a quelli permettessero con la fibra ottica, sono sufficienti a rispondere a maggioranza delle necessità rurali nelle campagne e zone bianche.

La portata di un fascio hertziano è relativamente importante in raffronto con altre tecnologie senza filo: può raggiungere fino a 70 km in funzione delle frequenze utilizzate. Questa portata è anche estendibile se si sceglie di organizzare un collegamento a molti salti.

Come tutte le tecnologie radiofoniche, i collegamenti hertziani sono sensibili ai fenomeni d'assorbimento (ostacoli naturali, edifici, foreste, piano d'acqua, ed alle condizioni climatiche nel caso delle frequenze più elevate). Un buono studio preliminare permette di garantire un tasso di disponibilità di oltre il 99%.

L'impianto delle antenne d'emissione e di ricezione in linea di vista diretta, su punti relativamente alti può a volte generare costi d'impianto importanti, fuori l'affitto d'alloggio dei proprietari dei punti alti.

Si tratta di una soluzione provata ed affidabile ma che richiede un'ingegneria industriale rigorosa di garantire un funzionamento di qualità. Il vantaggio del fascio hertziano è la sua rapidità d'impianto (non un'ingegneria civile) ed il suo flusso, a mettere di fronte a costrizioni come necessario “la linea di vista„ (visione diretta e senza ostacolo tra i due punti da collegare) e la sua sensibilità alle condizioni climatiche locali (pioggie “tropicali„).

RETI di SERVIZIO/d'ACCESSO

L'accesso, in altre parole, la circuito locale, designa la distribuzione del segnale alto flusso sulle ultime centinaia di metri tra l'arrivo della rete di raccolte ed il domicilio dell'utente finale.

Quest'accesso è in generale sopportato da una rete filaire in rame (la paio di rame di una rete di Télécoms), in ADSL, o più di rado da fibra ottica, quando si tratta di servire imprese o zone d'attività.

Tecnologie alternative sono usate in particolare per servire le zone bianche, per definizione non eleggibili alla ADSL, come:

- le correnti portarici in linea (CPL), che utilizzano la rete di distribuzione elettrica. Come esempio, la SIPPEREC ha appena attribuito un contratto di delegazione di servizio pubblico sulle correnti portarici in linea, con obiettivo di servire a termine 1,5 milioni di focolari distribuiti su 86 comuni della periferia di PARIGI in Francia e permettere agli operatori di proporre al per il grande pubblico ed alle Comunità locali delle offerte competitive in materia di telefono e d'accesso all'INTERNET alto flusso,

- le tecnologie WiFi e Wi-Fi “mesh„, che sono privilegiate dagli attori pubblici o privati per coprire zone bianche.

Queste tecnologie permettono di creare una rete omnipresente all'interno di un perimetro dato ed autorizzano, a termine, impieghi nomadi o mobili, a costi relativamente bassi,

- il Wi-Max, che permette di raggiungere distanze superiori con una sensibilità inferiore agli ostacoli, e che offre anche un'alternativa d'accesso interessante ma a costi più elevati delle tecnologie Wi-Fi.

1. LE CORRENTI PORTARICI IN LINEA (CPL)

La tecnologia delle correnti portarici in linea (CPL) permette di trasmettere l'alto flusso attraverso la rete elettrica esistente, utilizzando una banda di frequenza compresa tra 1 e 30 mHz. Questo secondo segnale si propaga sull'impianto elettrico e può essere ricevuto e decifrato a distanza. Così, il segnale CPL è ricevuto da qualsiasi ricevitore che si trova sulla stessa rete elettrica.

Questa tecnologia esiste molto da numerosi anni, ma è stata utilizzata per molto tempo soltanto a flusso basso per applicazioni di telecomando di relè, per l'illuminazione pubblica o il domotique (insieme delle tecnologie dell'elettronica, dell'informatica e delle telecomunicazioni utilizzate nelle abitazioni).

Utilizzando la tecnologia CPL, è possibile fare passare dati informatici ad alto flusso sulla rete elettrica, e così estendere una rete locale esistente o condividere un accesso Internet esistente via le prese elettriche grazie alla messa in atto di casse specifiche.

Infatti, le informazioni da distribuire localmente via la rete elettrica tensione bassa, o media - tensione, è trasportata da una rete di raccolta (fibra ottica, fasci hertziani, collegamenti SDSL, Wi-Max, come visto più sù) verso un posto di trasformazione.

A valle di questo posto di trasformazione, la rete tensione bassa costituisce una rete CPL indipendente, dove ogni presa elettrica è capace di consegnare il segnale ad alto flusso. Questa rete CPL può essere vista come una cellula che può coprire un grande numero di focolari. Queste cellule possono essere collegate tra esse dalla rete media - tensione.

Per conservare la qualità del segnale, ricevitori possono essere installati lungo la rete tensione bassa.

L'attuazione di una rete CPL deve farsi con il concorso distributore d'elettricità del paese interessato, per in particolare tutta la parte legata all'iniezione del segnale a livello dei trasformatori.   

Il ricorso alla tecnologia CPL si prevede naturalmente nei comuni che dispongono di una habitazione raccolta dove si troverà quasi la totalità della popolazione (>95%), alimentata da un massimo di 3 posti elettrici.

2. RIASSUME SUL WI-FI  

Utilizzando la banda di frequenza pubblica (e gratuita) di 2,4 gHz, la tecnologia Wi-Fi permette ad attrezzature come elaboratori fissi, elaboratori portatili, assistenti personali, macchine fotografiche, telefoni, stampanti, apparecchi fotografie… interconnecter e collegarsi ad Internet. I flussi teorici dipendono dalla tecnologia attuata. La norma 802.11b autorizza flussi nominali di 11 Mbps, la norma 805.11 g permettendo 54 Mbps. Nella realtà, essendo il flusso nominale condiviso tra noi tutte le attrezzature collegate attive, i flussi reali sono inferiori, essendo un collegamento ad 1 Mbps già molto corretto.

Un'antenna Wi-Fi permette di coprire una zona di alcune centinaia di metri di raggio in esterno. Le potenze di diffusione restando molto basse, il segnale è molto sensibile agli ostacoli (pareti calcestruzzo, divisioni metalliche…) nel gergo Wi-Fi, ogni antenna destinata a permettere il collegamento si chiama “una HOT SPOT„.

La tabella qui di seguito mostra i limiti di copertura di un'antenna Wi-Fi in norma 805.11g:

Flusso teorico portata (in interno) portata (in esterno)

  54 Mbits/s                                     27m                                              75m

  48 Mbits/s                                     29m                                             100m

  36 Mbits/s                                     30m                                             120m

  24 Mbits/s                                     42m                                             140m

  18 Mbits/s                                     55m                                             180m     

  12 Mbits/s                                     64m                                             250m

    9 Mbits/s                                      75m                                             350m

    6 Mbits/s                                      90m                                             400m

Per coprire una zona, molti “Hotspots„ possono essere collegati insieme, tramite cavi, o di collegamenti senza filo (da parte di Wi-Fi o Wi-Max ad esempio).

 

3. LA WI (COPERTURA PER ONDE RADIOFONICHE)

Wimax (Worldwide Interoperability for Microwave access) è una tecnologia di reti senza filo creata nel 2002, ed i cui operatori regionali sono stati designati dalla ARCEP (autorità di regolazione delle comunicazioni elettroniche e dei posti) in luglio 2006.

Come Wi-Fi o i fasci hertziani, la tecnologia Wimax si sostiene sulle onde radiofoniche per trasportare l'informazione.

Una della caratteristica della tecnologia Wimax è la necessità, oltre di un raggio di alcuni chilometri (2 a 3 km), di stabilire una visione diretta (una linea di vista) tra l'antenna del cliente finale e l'antenna della stazione di base. Invece, nei primi chilometri, questa tecnologia non costringe ad essere in previsione dell'attrezzatura e tollera un riscontro “approssimativo„.  

L'obiettivo del Wimax è di fornire un collegamento Internet ad alto flusso ad utenti installati nella zona di copertura di molti chilometri di raggio. Nei fatti, i privati possono attendere dal Wimax flussi di 256 Kbps, essendo la banda occupata totale di 12 Mbps divisa tra gli utenti, ed anche oggi che può raggiungere ancora più alto flusso che può andare fino a 54 Mbits/s che consente numerose applicazioni fra l'altro quella dell'utilizzo della telefonia su Internet (VoIP).

Secondo i suoi ultimi studi, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCDE http://www.oecd.org) considera piuttosto Wimax come una tecnologia complementare, in particolare nelle zone rurali, in cui permetterebbe di costituire una rete di raccolta, una spina dorsale interconnectant molte reti Wi-Fi per migliorare i termini di risposte della rete e prolungare la copertura geografica.

 

SOMMARIO E CONCLUSIONE

Per semplificare, la tabella qui di seguito piazza ogni tecnologia vista precedentemente come tecnologia di raccolta o tecnologia d'accesso.

Si tratta di una selezione realizzata in funzione degli approcci particolari delle zone bianche, le tecnologie, elencate sotto, che possono avere posizioni diverse in un ambiente d'utilizzo più urbani o specifici.

Tecnologia filaire e non filaire                               soluzioni di raccolta                                      soluzioni d'accesso

Fibra ottica                                                                           X                                                                     X

Satellite                                                                                 X

Transfix - collegamenti affittati                                            X

Fasci hertziano (FH)                                                             X

XDSL                                                                                    X                                                                     X

WiMax 3,5 gHz BLR 5,4 gHz                                              X                                                                      X

Wi-Fi                                                                                                                                                             X

CPL                                                                                                                                                               X

 

Nota in calce: Per ulteriori informazioni su questi diversi impianti tecnologici di diffusione alto flusso dell'INTERNET, di cui alcune tecnologie sono dette alternative come Wi-Fi, il Wi-Max, Satellite, il hertziano, ecc.… voi potete sempre contattarli sia per e-mail, sia via telefax o telefono, saremo sempre al vostro ascolto, e ciò senza impegno qualunque da parte vostra, per aiutarli nella scelta razionale ma abbastanza complessa di queste diverse tecnologie che toccano al settore ben specifico della diffusione “alto flusso„ per l'INTERNET.

Tel. portatile: +00 33/(0) 6 32 17 36 33

Mail: mailto:internetcouncil@internetcouncil.ch